Allenare l’intelligenza umana

Ogni giorno escono fiumi di articoli e interviste sull’intelligenza artificiale, sui suoi possibili benefici e sui suoi potenziali rischi. L’impulso di dedicare un intero numero del nostro magazine alla disciplina che studia come realizzare sistemi informatici in grado di simulare il pensiero umano, nota con la sigla IA (intelligenza artificiale) è stato forte. Poi, però, e grazie ad un pranzo con due attori e registi, Luigi Orfeo di Casa Fools1 e Antonio Villella, con cui Proxxima collabora da diversi anni, si è fatta strada una domanda: qual è la cifra che caratterizza e distingue la nostra Associazione?

Basta guardarsi intorno per notare che sono sempre più numerosi coloro che allenano, spesso mettendo in campo abilità preziose e risorse davvero consistenti, la parte dell’intelligenza tecnologica e artificiale. E noi?

Anche noi desideriamo fare la nostra parte, continuando, nelle attività che proponiamo, ad allenare l’intelligenza umana. C’è un tempo dell’esperienza che non può essere il tempo del risultato dell’intelligenza artificiale –non solo perchè la prima coinvolge oltre al pensiero anche il corpo e la sfera dei sentimenti, ma perché l’intelligenza umana rispetto all’intelligenza artificiale ha bisogno di TEMPO. E’ grazie al tempo, all’interno del tempo che una persona è capace di prendersi-e di tutelare, che avviene la conoscenza di sé.

Ed è così che, come ricorda Orfeo: –si allarga  la propria umanità che è fatta di sentimenti, della propria capacità creativa, della propria capacità di ascolto, di azione e reazione. Più l’essere umano è consapevole di sé più sarà capace di avere una relazione sana con gli altri, che è il principio del contrasto all’isolamento sociale a cui stiamo assistendo.

Tutto quello che Proxxima progetta e propone- dagli albi illustrati, agli spettacoli teatrali immersivi e interattivi, ai percorsi formativi per i docenti, ai laboratori narrativi e artistici in cui i bambini scoprono la bellezza della nostra lingua2 o come si svolge la vita dentro e fuori dall’alveare e i processi alchemici di cui  le api mellifere sono capaci -in primis la produzione del miele e della cera3serve allo stesso scopo: ad ampliare la consapevolezza di sé, degli altri e dell’ ambiente che ci circonda.

Siamo però sicuri di dover cercare a tutti i costi una mediazione tra l’arte e la tecnologia? 

Sì, si possono fare degli esperimenti –penso ad esempio alla didattica integrata,  ma sono appunto esperimenti perché alcune pratiche sono millenarie.

Pensate all’Arte del Teatro.

Come ricorda Orfeo: –Se noi guardiamo come andavano a teatro i greci 3000 mila anni fa, e ne abbiamo documentazione, e a come andiamo a teatro adesso sono cambiati un po’ i contesti, ma l’azione centrale rimane la medesima. Perché non siamo molto diversi dagli esseri umani di 3000 anni fa e se andiamo ad analizzare tutta la produzione artistica, letteraria che può venire da quel mondo, ci accorgiamo che siamo mossi dai medesimi istinti, dai medesimi sentimenti e dalle medesime paure a cui diamo risposte circostanziate rispetto al contesto sociale.                       

Forse e giunto il momento di domandarci seriamente se cavalcare l’evoluzione tecnologica  non rischi di toglierci potenziale.

Per Orfeo: “L’evoluzione individuale e umana non può andare di pari in passo con quella tecnologica perché questa procede troppo rapidamente rispetto all’uomo che l’ha inventata.  Noi non ci dobbiamo inventare niente, dobbiamo solo tutelare che le pratiche che si fanno dal vivo non subiscano una semplificazione tecnologica. Non devono semplificarsi, devono rimanere nella loro necessaria complessità. Se le cose sono troppo facili smettono di essere importanti’ Domande e pensieri su cui riflettere insieme all’ interno di questo numero di Il Ronzio che, come leggerete darà voce a un filosofo, a un esperto di fiabe, a una illustratrice, per  mettere in campo pratiche educative che contribuiscano davvero alla fioritura dei bambini e ragazzi senza sciuparne il potenziale.

Monica colli

 1CasaFools, la casa con il teatro dentro, si trova a Torino. Per saperne di più  visita il sito www.casafools.it 

2Linea 8, edizione 2023 del progetto Diderot della Fondazione CRT.

3Progetto “To bee or not to bee”, A.S 2023-2024.     

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